Carrara Città
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"Carrara la città del Marmo Bianco


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© Paolo Maggiani

Carrara città del Marmo, città di Marmo.
Carrara città dei cavatori.

Sono molteplici gli pseudonimi che si possono dare alla città di Carrara. Carrara città Toscana si, ma città a se, con un suo carattere quasi unico nel suo genere. Perché unico é stato il suo sviluppo, lo sviluppo della sua civiltà nel corso dei secoli se non dei millenni. Già al tempo dei Romani a Carrara si estraeva il prezioso Marmo. Puro bianco di matrice cristallina. Sotto la mano felice degli scultori e scalpellini di allora come dei periodi seguenti fino ad oggi ha preso forma. E' stato ed é la materia del sogno, della creatività e delle ambizioni di tutti coloro che vogliono fregiarsi dell' appellativo di scultore, professionisti o dilettanti che siano. Spesso irraggiungibile per costoro sparsi per tutto il globo; facile, economico, viene dai carraresi sfruttato per gli impieghi domestici, per l'arredo casalingo e urbano. Marmo antico e marmo giovane si fondono. Quanti mortai da mani sapienti, formati a mano dalla pietra di casa, uno diverso dall'altro, di tante misure, ma tutti poveri ed importanti allo stesso tempo. Importanti per la conduzione e creatività culinaria domestica tipica di questi luoghi ricchi di odori. Odori provenienti dalle stesse nostre Apuane, dal clima mite. Montagne che dall' alto dei loro mille e oltre  si fregiano dell'appellativo di Alpi. Alpi rocciose e ricoperte di rigogliosa vegetazione. Dall'alto dei loro mille osservano il mare ai loro piedi, mare vicino significa correnti d' aria venefiche per la salute della specie vegetali e dell'uomo stesso. Qui nascono specie arboree che altrove non esistono e che sprigionano intensi odori. Odori ammaestrati alla cucina "carrarina" nei mortai. Il marmo bianco ha il nome di puro e un senso di purezza sprigiona quando é modellato dagli scultori famosi di ogni epoca. Va ad abbellire le piazze che se ne fanno vanto in tutto il mondo. La gente del luogo abituata da secoli alla fatica di cavatori, non se ne rese conto fino a quando non fu facile ed alla portata di tutti spostarsi e viaggiare in ogni angolo della terra. Raggiungere le grandi capitali significa per il carrarese scoprire se stesso, prendere coscienza delle capacità tramandatigli dai "nonni" del mestiere. Un tempo prima dello sviluppo della tecnologia il lavoro manuale era preponderante, per realizzare oggetti e sculture che oggi sembrano scontati, un tempo occorreva una filiera di singole capacità professionali per formare l'opera finale, fosse un' impegnativa scultura o una più semplice suppellettile. Dallo scalpellino, al finitore, all' ornatista. Scoprire di avere avuto il privilegio, che poche civiltà durature hanno avuto, di costruire ovunque con il marmo estratto dalle montagne che sente sue.

Paolo Maggiani

Bibliografia:
-Associazione Micologica delle Apuane «Erbe Spontanee Commestibili nella tradizione massese»
-Il Tirreno «La Nostra Cucina»
-Comunità Montana delle Apuane (che allora esisteva), dalla Comunità Montana della Lunigiana e dal Soroptimist Club Apuania «Erbe selvatiche Alimentari delle Apuane e della Lunigiana»

 

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