Carrara città del Marmo, città di Marmo.
Carrara città dei cavatori.Sono molteplici gli pseudonimi che si possono dare alla città di
Carrara. Carrara città Toscana si, ma città a se, con un suo carattere
quasi unico nel suo genere. Perché unico é stato il suo sviluppo, lo
sviluppo della sua civiltà nel corso dei secoli se non dei millenni. Già
al tempo dei Romani a Carrara si estraeva il prezioso Marmo. Puro bianco
di matrice cristallina. Sotto la mano felice degli scultori e scalpellini
di allora come dei periodi seguenti fino ad oggi ha preso forma. E' stato
ed é la materia del sogno, della creatività e delle ambizioni di tutti
coloro che vogliono fregiarsi dell' appellativo di scultore,
professionisti o dilettanti che siano. Spesso irraggiungibile per costoro
sparsi per tutto il globo; facile, economico, viene dai carraresi
sfruttato per gli impieghi domestici, per l'arredo casalingo e urbano.
Marmo antico e marmo giovane si fondono. Quanti mortai da mani sapienti,
formati a mano dalla pietra di casa, uno diverso dall'altro, di tante
misure, ma tutti poveri ed importanti allo stesso tempo. Importanti per la
conduzione e creatività culinaria domestica tipica di questi luoghi
ricchi di odori. Odori provenienti dalle stesse nostre Apuane, dal clima
mite. Montagne che dall' alto dei loro mille e
oltre si fregiano dell'appellativo di Alpi. Alpi rocciose e
ricoperte di rigogliosa vegetazione. Dall'alto dei loro mille osservano il
mare ai loro piedi, mare vicino significa correnti d' aria venefiche per la salute
della specie vegetali e dell'uomo stesso. Qui nascono specie arboree che
altrove non esistono e che sprigionano intensi odori. Odori ammaestrati
alla cucina "carrarina" nei mortai. Il marmo bianco ha il nome
di puro e un senso di purezza sprigiona quando é modellato dagli scultori
famosi di ogni epoca. Va ad abbellire le piazze che se ne fanno vanto in tutto il mondo. La gente del luogo abituata da secoli alla fatica di
cavatori, non se ne rese conto fino a quando non fu facile ed alla portata
di tutti spostarsi e viaggiare in ogni angolo della terra. Raggiungere le
grandi capitali significa per il carrarese scoprire se stesso, prendere
coscienza delle capacità tramandatigli dai "nonni" del
mestiere. Un tempo prima dello sviluppo della tecnologia il lavoro manuale
era preponderante, per realizzare oggetti e sculture che oggi sembrano
scontati, un tempo occorreva una filiera di singole capacità professionali
per formare l'opera finale, fosse un' impegnativa scultura o una più
semplice suppellettile. Dallo scalpellino, al finitore, all' ornatista.
Scoprire di avere avuto il privilegio, che poche civiltà durature hanno
avuto, di costruire ovunque con il marmo estratto dalle montagne che sente
sue.
Paolo Maggiani
Bibliografia:
-Associazione Micologica delle Apuane «Erbe Spontanee Commestibili nella
tradizione massese»
-Il Tirreno «La Nostra Cucina»
-Comunità Montana delle Apuane (che allora esisteva), dalla Comunità
Montana della Lunigiana e dal Soroptimist Club Apuania «Erbe selvatiche
Alimentari delle Apuane e della Lunigiana»
Archivio immagini completo delle foto in
Carrara :
http://fotoalbum.surfoto.it/