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La mia biografia fotografica si sviluppa soprattutto intorno alle mostre fotografiche personali che con grande impegno ho "donato" alla mia città, Carrara, nonchè alla mia provincia, Massa-Carrara.


 
Biografia

 

 

Paolo Maggiani

 

Paolo Maggiani (Carrara, 1964) è stimato e apprezzato per la sua fotografia attenta all’analisi dei particolari che sfuggono all’occhio; attraverso personali inquadrature e prospettive, mette in risalto le forme, i colori e i loro contrasti e/o armonie. Egli è attento alle vicende umane che da sempre accompagnano gli uomini apuani in stretta simbiosi con il paesaggio dintorno e le peculiari cave di marmo. Con la sua paziente presenza riesce a cogliere le sfumature degli scenari naturali e urbani e il loro rapido modificarsi causato dall’evolversi della luce nel ciclo diurno e stagionale. Egli riesce a impressionare sulla pellicola complicati bilanci di colore nel tramonto o nell’alba, nel passaggio dal regno del sole a quello della luna o viceversa. V’è nelle sue fotografie un qualcosa di primordiale e di essenziale che rivela l’essere più profondo delle cose, conferendogli una vera e propria vita specifica e un valore inestimabile; dalle sue visioni prospettiche viene messa in risalto la relazione che le lega, facendo apparire in un tutt’uno armonioso il mondo che siamo soliti vedere come disarticolato, integrando tra loro lavoro umano e natura.

Ha realizzato mostre personali di successo, tra le quali si citano “Immaginariamente-Cave Apuane” (2007), “Cielo indiviso” (2008-2009), “Angeli in volo” (2010), “Porto di Carrara: memorie e presente” (2011-2012), “Vita di Marmo” (2013); ha inoltre partecipato a mostre collettive. Per le Edizioni L’Arca Felice ha illustrato l’antologia poetica “Quanti di poesia. Nelle forme la cifra nascosta di una scrittura straordinaria” e la raccolta poetica “Angeli in volo”, da cui l’omonima mostra.

Il suo percorso artistico, espresso nelle mostre e nelle pubblicazioni di libri, è caratterizzato dall’essere spesso condiviso con il fratello Roberto Maggiani, che da molti anni si occupa di poesia e in particolare del rapporto tra poesia e scienza; così che nei progetti fotografici, mostre e libri si assiste ad un’integrazione tra fotografia e poesia. Il fratello Roberto Maggiani è uno degli ideatori e fondatore, della rivista letteraria libera on line www.larecherche.it di cui è coordinatore di Redazione, e per la quale cura la collana di eBook “Libri liberi”; ha pubblicato raccolte di poesie ed antologie.

 

 

Web: www.paolomaggiani.it

E-mail: paolo.maggiani@archivio-foto.it

 

Via Alfio Maggiani, 134

54033 Marina di Carrara (MS)

Cell. +39 3280189464

 


LIBRI

 

“Marmo in Guerra” (Edizioni La Grafica Pisana, 2014)

Fotografie di Paolo Maggiani Poesie di Roberto Maggiani

Patrocini: A.N.P.I. Massa-Carrara, Comune di Carrara, Comune di Pietrasanta, Comune di Seravezza, Archivi della Resistenza – Circ. E. Bassignani

 

“Vita di Marmo” (LaRecherche.it, 2013)

Fotografie di Paolo Maggiani Liriche di Roberto Maggiani

Patrocini: Comune di Carrara, Associazione Culturale Italia Nostra Onlus

 

Libri Collettivi

 

“17 Marzo 2011 Una giornata Italiana Passione Italia” – 150° anniversario dell’Unità d’Italia” Catalogo mostra nazionale (Fiaf, 2011)

 

“17 Marzo 2011 Una giornata Italiana Passione Italia” – 150° anniversario dell’Unità d’Italia” Catalogo mostre locali (Fiaf, 2011)

 

 

Illustrazione di Libri

 

“Quanti di poesia - Nelle forme la cifra nascosta di una scrittura straordinaria”.

A cura di Roberto Maggiani - Fotografie di Paolo Maggiani

Edizioni L’Arca Felice, Salerno, 2011

Libro a tiratura limitata (399 esemplari numerati a mano).

N. 32 della collana "Coincidenze" a cura di Mario Fresa

 

“Angeli in volo”

L'Arca Felice. Edizioni di arte, poesia e filosofia – Salerno, 2010

L'opera viene proposta agli amatori in 199 esemplari numerati a mano.

N. 15 della collana "Coincidenze"

Fuori testo, a rotazione, 13 singole fotografie di Paolo Maggiani.

 

 

Illustrazione di copertine

 

TuttoCittà della provincia di PISA

Ed. Seat-Pagine Gialle, 2011

Concorso Passione Italia – Fiaf, ed. 2010: “Novapolis – I nuovi luoghi della tua città”

Con la foto: “Teatro del silenzio”

 

PagineGialle della provincia di LUCCA

Ed. Seat-Pagine Gialle, 2011

Concorso Passione Italia – Fiaf, ed. 2010: “ArticoloUno – La Repubblica fondata sul lavoro”

Con la foto: “L’ammaestratore”

 

PagineBianche della provincia di MASSA-CARRARA

Ed. Seat-Pagine Gialle, 2012

Concorso Passione Italia – Fiaf, ed. 2011: “Piccoli borghi e rioni d’Italia – Piccoli mondi a noi vicini”

Con la foto: “Colonnata”

 


MOSTRE PERSONALI

“Marmo in Guerra” (2014);

17 stampe fotografiche fine-art, formato 30x40 cm, cornice 34x44 cm.

2014, giugno-agosto, Carrara Centro, evento Marble Weeks 2014, Palazzo Corsi

Patrocini: Comune di Carrara, Archivi della Resistenza – Circ. E. Bassignani

 

“Vita di Marmo” (2013);

15 stampe fotografiche fine-art, formato 50x70 cm, cornice 70x100.

2013, giugno-settembre, Carrara Centro, evento Marble Weeks 2013, Palazzo Corsi

Patrocini: Comune di Carrara

 

“Porto di Carrara: memorie e presente” (Replica 2012)

Edizione con solo mie foto per un totale di 50 stampe fotografiche, formato 30x40 cm, pannelli 50x50.

2012, 21 set – 07 ott, Marina di Carrara, sala convegni dell'Autorità Portuale, Replica ampliata con l’aggiunta di immagini inedite.

Patrocini: Fiaf (Passione Italia), Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Porth Authority Carrara, Comune di Carrara

 

“Porto di Carrara: memorie e presente” (2011)

17 marzo 2011 - 150° dell’Unità d’Italia – Una giornata italiana – Progetto fotografico collettivo

Tre fotografi per 60 stampe fotografiche totali, formato 30x40 cm, pannelli 50x50.

2011, 17 set – 02 nov, Marina di Carrara, sala convegni dell'Autorità Portuale

 

“Quanti di poesia” (2011)

20 stampe fotografiche colore + 8 B/N, formato 30x40 cm, su pannelli 50x50.

2011, Palazzo Binelli - Carrara

esposizione delle stampe delle fotografie inserite nell’omonima antologia a cura di Roberto Maggiani, Edizioni L’Arca Felice, Salerno

 

“Angeli in volo” (2010)

13 stampe fotografiche su pannello rigido, formato 70x100 cm

2010, 02 mag – 16 mag, Carrara, Battistero del Duomo

Patrocini: Fiaf (patr.), Comune di Carrara

 

“Umile e Nobile Marmo” ... in immagini e poesia (2009)

15 stampe fotografiche fine-art, formato 50x70 cm, cornice 70x100.

2009, 13 dic – 27 dic, Nicola di Ortonovo (SP), Centro Culturale “Almo Cervia”

Patrocini: Fiaf, Comune di Ortonovo, ItaliaNostra Sez.Apuolunense “L.Biso”

 

“Cielo indiviso” (2008)

13 stampe fotografiche fine-art, formato 50x70 cm, cornice 70x100.

2008, 20 lug – 3 ago, Carrara, P.za Accademia 1 – Sala esposizioni della Circoscrizione 1

Patrocini: Fiaf, Comune di Carrara

2009, 21 febbraio - 9 marzo, Marina di Massa, Apt Massa-Carrara - Sala espozioni di Villa Cuturi 

Patrocini: Agenzia per il turismo di Massa-Carrara

 

“Immaginariamente-Cave Apuane” (2007)

15 stampe fotografiche fine-art, formato 50x70 cm, cornice 70x100.

2007, 12 ago – 26 ago, Carrara, P.za Accademia 1

Patrocini: Comune di Carrara

2007, 10 nov – 9 dic, Sarzana, Associazione Culturale Progetto Uomo

 

“Tra cave e antichi strumenti di cava: le tracce dell’uomo”  (2005)

22 stampe fotografiche formato 30x40 cm

Mostra e convegni a tema organizzati da Marco Biagini del Club Unesco Massa e Carrara

2005, 30 ago – 15 sett, Marina di Carrara, Arena Paradiso

Patrocini: Provincia di Massa e Carrara, Comune di Carrara, Club Unesco Massa e Carrara


MOSTRE COLLETTIVE

 

“Tra viaggio e natura”, curatore Carlo Ciappi

2013, 30 nov – 8 dic, Firenze, Limonaia di Villa Strozzi

Con 11 stampe 50x70cm, cornice 100x70cm di “Vita di Marmo”

 

“Toscanità”

2012-2013, mostra itinerante, partita dalla Limonaia di Villa Strozzi a Firenze con un’esposizione durata dal 24 nov al 02 dic 2012, ha toccato tutte le provincie toscane.

Con una foto per la prov. LU – Tema “Il lavoro”

 

“Riomagno – La sagra della fotografia”

2012, Riomagno – Seravezza, LU

Con due nuovi progetti: “Il Senso della Vita” e “Spirito Apuano”, 18 stampe 30x40 cm in totale

 

 “Riomagno – La sagra della fotografia”

2011, Riomagno – Seravezza, LU

Con le foto di “Angeli in Volo”

 

“Marmo”

2011, 29 gen – 3 apr, Seravezza – LU, Museo del Lavoro e delle Tradizioni - Palazzo Mediceo

Mostra Fotografica collettiva del circolo fotografico “L’Altissimo”

 

“Esperienze 2010”

2011, 29 gen – 3 apr, Seravezza – LU, Birreria “La casa sul fiume”

Con tre stampe 30x40 cm, scelte tra gli allievi dei workshop di Serravezza fotografia 2010

 

“Collettiva Altissimo”

2010, galleria in Seravezza

Con trittico, titolo “Porto”

 

“Terre Nuove di Fotografia”, curatore Antonio Manta

Collettiva Fotografica della Festa Del Perdono

2008, dal 30 ago al 07 set, Terranuova Bracciolini (AR) Toscana, Sala consigliare di Palazzo Concini

Con le foto di “Cielo Indiviso”

 

“Un mare di silenzio”

2009, 4 apr – 3 magg, Seravezza – LU, Chiesa SS. Annunziata – Misericordia di Seravezza

Con due stampe 30x40 cm

Mostra Fotografica collettiva del circolo fotografico “L’Altissimo”

 


 

 

CITAZIONI

 

Paolo Maggiani è fotografo carrarese, stimato e apprezzato per la sua fotografia attenta all’analisi dei particolari che sfuggono all’occhio; attraverso personali inquadrature e prospettive, mette in risalto le forme, i colori e i loro contrasti e/o armonie. Egli è attento alle vicende umane che da sempre accompagnano gli uomini apuani in stretta simbiosi con il paesaggio dintorno e le peculiari cave di marmo. Con la sua paziente presenza riesce a cogliere le sfumature degli scenari naturali e urbani e il loro rapido modificarsi causato dall’evolversi della luce nel ciclo diurno e stagionale. Egli riesce a impressionare sulla pellicola complicati bilanci di colore nel tramonto o nell’alba, nel passaggio dal regno del sole a quello della luna o viceversa. V’è nelle sue fotografie un qualcosa di primordiale e di essenziale che rivela l’essere più profondo delle cose, conferendogli una vera e propria vita specifica e un valore inestimabile; dalle sue visioni prospettiche viene messa in risalto la relazione che le lega, facendo apparire in un tutt’uno armonioso il mondo che siamo soliti vedere come disarticolato, integrando tra loro lavoro umano e natura.

A cura di Roberto Maggiani

 

 

Osservando le fotografie di Paolo Maggiani ho una duplice, forte sensazione, sono antiche e moderne.

Antiche nel senso che riproducono situazioni di sempre, spettacoli che la natura ci offre instancabilmente e da sempre sono fonte di ispirazione per le più diverse forme d'arte.

Eppure sono anche moderne, per la luce particolare che le attraversa, calda e rassicurante,una luce che sembra volerci accompagnare più in la di dove si posano i nostri occhi. Solo in apparenza sono prive di elemento umano, perché lì dentro ci siamo noi, sospesi tra gli alberi, leggeri nel cielo o accarezzati da quel mare.

Ecco, la modernità ci ha dato strumenti utili per ottenere tutto questo, ma solo una sensibilità antica poteva restituirci un risultato così completo.

Questo è il bello delle fotografie di Paolo, perché così siamo noi, un intreccio dei due elementi che ci accompagna per tutta la vita.

Antico e Moderno e l'uno senza l'altro non ci darebbe la giusta luce.

A cura di Marella Mancini

Redazione de “L’espresso” – Ricerca fotografica


 

 

“Un’astratta realtà”

Di norma, le recensioni di libri di poesia riguardano soprattutto i testi, sicché alle immagini che spesso li accompagnano viene riservata, al massimo, una citazione finale. Questo breve scritto va in direzione opposta, evitando, per precisa scelta, qualunque cenno ai versi. L’antologia Quanti di poesia contiene numerosi “Scatti fotografici” di Paolo Maggiani. Nella raffinata sequenza di tavole, raffiguranti, per lo più, porzioni di pareti rocciose, si assiste al passaggio da un enigmatico naturalismo a una sorta di estremo realismo (primissimi piani, ad esempio alle pagine 10 e 38) sconfinante nell’astratto. Non siamo di fronte a un comune gioco dell’ingrandimento, fonte d’immediata sorpresa e, alla lunga, di noia, siamo, piuttosto, invitati a esplorare aspetti inediti. Dico “invitati a esplorare”, perché siffatte immagini non promuovono certo l’inerzia. Esse attirano, come magneti irraggiungibili, non per offrire piacevolezze o sorprese, bensì per indurre a percorrere un infinito itinerario. La figura resta ferma, ma lo sguardo non riesce ad acquietarsi. Una sorta d’urgenza investigativa quasi costringe l’occhio a perlustrare quelle faglie, quei segmenti anche minimi, quegli avvincenti mutamenti di luce e di colore. Un’energia primordiale e assieme avveniristica emana da articolazioni di segni che paiono ripercorrere di un fiato tutta la storia e, soffermandosi appena sul presente, volgersi al futuro per via d’intensi, emozionanti richiami. Talune forme incombono, intimoriscono, ma avvertiamo che anche in virtù del loro persistere l’esistenza è possibile. Forse in quelle immagini riconosciamo non univoci lineamenti della nostra natura? Forse in quei tratti minerali scopriamo tendenze ostili e protettive, drammatiche e incantevoli? Senza dubbio. E poi, come non ammirare la capacità dell’autore di offrire in maniera diretta, senza indugi o riserve, affascinanti “Scatti” ricchi di possibili sviluppi? Qualcosa di efficacemente espressivo è presente in queste pietrose fattezze che appaiono estranee quanto complici, ignote quanto conosciute. Le rocce, ovviamente, nulla dicono: è l’artista a farle parlare (cioè ad aprire la via non di una vera e propria grammatica, ma di un peculiare criterio di senso) e, con partecipe sapienza, a consentire loro di emergere non soltanto quali oggetti osservabili, ma quali vere e proprie fisionomie, fino a sconfinare in un’astrattezza davvero vivida. E poetica, senz’altro, secondo le cadenze di un elegante bianco e nero che non abbandona mai l’osservatore coinvolgendolo in un’appassionante ricerca.

Marco Furia sulla fotografia di Paolo Maggiani ad illustrazione di “Quanti di poesia”, antologia a cura di Roberto Maggiani, Edizioni L’Arca Felice, Salerno, 2011

 

 


 

 

“il connubio poeta-fotografo”

Questo libro fotografico, a mio parere, non fa parte dei classici che hanno rappresentato, seppur in maniera suggestiva, le nostre cave ed il lavoro, è una descrizione “lirica” fotografica “punteggiata” da poesie.

I fratelli Paolo, il Fotografo, e Roberto, il Poeta, hanno unito le loro arti per renderci partecipi nel “gustare” il nostro paesaggio unico al mondo, ispirati dalla voglia di “scavare”, con i loro sentimenti, nel mix di paesaggi e testimonianze del duro lavoro, attraverso i vecchi e nuovi mezzi di estrazione e di trasporto del nostro prezioso marmo che raggiungerà i luoghi più lontani del mondo.

Il percorso proposto è molto suggestivo, pieno di emozioni  e nonostante la rara presenza umana la si avverte comunque in tutte le immagini: dalle ferite inflitte alla montagna, ai paesi ed ai piazzali di cava ed il titolo “Vita di Marmo” lo conferma.

E’ d’uso dire che un’immagine vale più di mille parole ma, in questo caso, il connubio poeta-fotografo si intreccia,  armonizzandosi in una giusta soluzione espressiva che conduce il lettore nell’emozione contenuta in ogni immagine.

Un elogio quindi  a Paolo per le fotografie che, in molti casi,  propongono “insolite” inquadrature che, certamente, hanno stimolato la sensibilità del Poeta Roberto per descrivere le vibranti sensazioni; due autori comunque ispirati dal contatto quotidiano con il paesaggio, i lavoratori delle cave e del mare.

In qualità di Delegato Provinciale Fiaf ringrazio Paolo per il contributo che dà alla fotografia nella nostra città ed alla valorizzazione del territorio.

A cura di Ennio Biggi

Delegato provinciale Fiaf

Presidente Circolo Fotografico Apuano

 


 

“… E se mio frate antevedesse”

Dante, Paradiso c. VIII

 

Leggere la silloge poetica contenuta in “Vita di marmo”, ammirare le fotografie che segnano il percorso di una scalata dove il candore impera e la caverna accoglie col suo manto grigio, coinvolge non poco il lettore nato ad altre latitudini, proprio come lo scrivente. Due fratelli: Roberto e Paolo Maggiani, Paolo osservatore e catturatore di immagini di una vita apparentemente silente se osservata dal piede del bianco monte, Roberto non traguardatore di immagini con l’occhio vitreo di un obiettivo fotografico, ma fotografando con l’occhio invisibile dell’anima poetica il cui vedere è il sentire la vita, quella di marmo, appunto, che passa, travolge, sforna pane, consuma la montagna e trasforma ogni giorno il suo aspetto. La simbiosi artistica ed espressiva di questi due fratelli in due distinte qualità, la poesia e la fotografia, è semplicemente impressionante e, da come dimostra quanto prodotto in questa pubblicazione, veramente simili e con un concetto altrettanto simile davanti al bello, al dramma, alla realtà dei nostri tempi dimostrando che l’amore, la severità di osservazione per quel magico candore sono sentimenti sinceri. Prendendo spunto da Dante viene da chiedersi chi, dei due, veda o senta prima il fatto, la scena, il sentire scatenante una lirica o lo scatto fotografico, non è certo una gara, ma la constatazione che quando dal basso guarda su, colui che qui è nato, la mente innesca le memorie, le storie e le riaccende nel caleidoscopio dei racconti dei “Vecchi”, scrigni proprio di memorie, le lega al proprio vissuto, guarda in basso verso il figlio e le trasmette guardando insieme ancora una volta la vetta, prima di un silenzio, uno di quelli che si osservano davanti a qualcosa di maestosamente grande.

La dedica del libro è la conferma del bisogno a continuare la tradizione ad amare la vita del marmo, è rivolta al piccolo Pietro che ama le ruspe e ne ha timore allo stesso tempo, ma chi l’ha composta si è anche guardato dentro accorgendosi di avere, in fondo, lo stesso timore perché la “Ruspa” ha grandi ruote, braccia possenti e forti, sulle fiancate ha scritte di produttori lontani dai nomi poco in sintonia con i luoghi dove profondono le loro energie devastanti. Un poeta moderno, com’è Roberto Maggiani, non può che constatare quanto avviene ogni giorno lassù dove si ode il fragore di sorde esplosioni, polvere e acqua raccontando storie quotidiane, ogni giorno di nuove e, proprio una lirica incontrata nel libro nel suo finale recita: “…ed è là che avviene la contesa: / la macchia rossa sul marmo / è sangue del popolo apuano”, ecco apparire il vanto, l’orgoglio di appartenere a un Popolo di gente forte e schietta come quella rappresentata nel film di Fabio Wuytack dal titolo: “Made in Italy”. La ruota del tempo si accompagna alle ruote delle macchine operatrici nel loro diuturno e frenetico valzer, ma si sposa pure con un’altra ruota che poi è lo stemma, forse è meglio definirlo simbolo, di Carrara. Ancora, in due distinte pagine, incontriamo l’amalgama intellettuale della fotografia e della poesia circa la rappresentazione della ruota fatta dai nostri due artisti rappresentandola inserita in una balaustra/parapetto di un sentiero e Paolo ne offre una suggestiva visione invernale del sito assopito dall’algido clima, ma lo fa anche rappresentando la stessa con un’ombra ripresa in maniera da formare una, chiaramente effimera, composizione architettonica capace di indicare, con le sue triangolazioni, la via per il raggiungimento di quella “Fortitudo mea in rota” di cui al precitato simbolo. Roberto Maggiani, in queste due pagine, riserva alla ruota una diversa visione creando un’ulteriore personale immagine della ruota fotografata dal fratello recitando: “… La mia forza è nella ruota – / e il Cielo, che da sempre conosce e segue / le fatiche degli uomini apuani / ha saputo elargire grazie / pur tra inenarrabili imprecazioni.” Ancora una volta la lirica ci porta al particolare rapporto tra la montagna e la sua Gente, quella che magari passa indifferente, come le foto del nostro fotografo raccontano, sotto possenti figure marmoree di grande emozionalità come la Venere fotografata nel suo candore da Paolo Maggiani accompagnata dalla lirica a lei dedicata, una sorta di canzone riflessione sulla bellezza di “…Una Venere candida / che pare più stanca / che sensuale.” nell’atto di denudarsi.

Denudarsi, proprio come fa ogni giorno la montagna fotografata, con tecnica e devozione al soggetto da Paolo Maggiani, quindi alle belle immagini di grande icasticità si legge, accanto, una poesia ispirata da “Quel gioiello” incastonato con violenza proprio alle sommità che recita: “…e a deportare i preziosi Bianchi / dalla città invisibile.”. Giunge alla mente l’eco di una vecchia canzone cantata da Milly in cui parlava di un effetto prodotto da questa “Deportazione”: il Duomo di Milano che il paroliere definiva “… Una cava di marmo / vestita da sposa.”.

Raggiungono mete molto interiori le immagini fotografiche e quelle dell’anima contenute in questo libro, nato dall’incontro tra poesia e fotografia, fatto di fotodocumentazione e di poesia realistica fatta anche di riflessione pragmatica, ma senza mai abbandonare i crismi più veri della poesia.

Le immagini scorrono sul bianco delle pagine e raccontano, lo fanno a quanti sanno ancora soffermarsi a guardare perché ne hanno reale bisogno, a coloro la cui vita è di marmo, a quanti nel loro guardare sanno vedere, scoprire le carie di una montagna che cambia ogni giorno, sono quelle immagini prodotte senza vincoli e scevre da condizionamenti a parlare, usando un linguaggio semplice come l’artista sa fare perché il mondo ne possa godere e capire, impiegando un lessico semplice per un accorato racconto.

A cura di Carlo Ciappi (Docente e lettore Fiaf) – tratto dal libro “Vita di Marmo”, 2013

 


LINK

 

Il mio sito personale è www.paolomaggiani.it

 

Mie foto sono esposte in www.archivio-foto.it                                     

 

Pubblico eventi, notizie e articoli sul blog: paesaggiapuolunensi.blogspot.it - blog di fotografia, cultura e ambiente

 

 

Con mie foto ho partecipato alla formazione dell’Archivio Fotografico della Regione Toscana

http://web.rete.toscana.it/archiviofotografico/

 

Archivio Fotografico Regione Toscana

 

paolo.maggiani@archivio-foto.it

Approfondimenti Tematici, Convegni e Workshop.

 

WorkShop di stampa FineArt con Antonio Manta

SESSIONI:

periodo: 8/9 marzo 2014          luogo: BAM Bottega Antonio Manta Via Burzagli 229 Montevarchi

periodo: 20/21 novembre 2010 luogo: LuccadigitalPhotofest – Villa Bottini

periodo: 25/26 settembre 2010 luogo:  Centro Italiano della Fotografia d’Autore Via delle Monache, 2 Bibbiena (AR) www.centrofotografia.org

periodo: 7/8 Maggio 2010         luogo: 62° CONGRESSO NAZIONALE FIAF - Centro Internazionale Arti Plastiche, Carrara

                                                                                                   


La stampa Fine Art deve essere fatto con precisi criteri di lavoro. Nel Workshop dedicato, sono state approfondite le tecniche al fine di creare stampe di altissima qualità, approfondendo tutti gli aspetti di attrezzatura e software specializzati.

Programma svolto:
Tecniche di PostProduzione finalizzate alla stampa. / Introduzioni alle tecniche di stampa e creazione profili (Drivers e Rip), specifiche carte e collaterali per conservatoria museale. / Approfondimento software Rip, calibrazione monitor e scanner. / Stampa.

Attrezzatura disponibile durante il corso:
Monitor Eizo, stampanti Epson 9900 con SpectroProofer without UV Cut Filter, spettrofotometro Xrite I1IO , Xrite Capsure rm2000, software MIRAGE per certificazione DIGIGRAPHIE, I1Profiler, RIP EFY FIERY 5, RIP ORIS, carte Canson Infinity.


ANTONIO MANTA
Stampatore ufficiale di molti artisti italiani e stranieri.
Intorno alla figura e all’attività di fotografo e stampatore di Antonio Manta si è sviluppato e consociato un nucleo di artisti che hanno nella fotografia e, in senso più ampio, nella creazione di immagine fotografica, il loro obiettivo comune.
Come nella bottega del rinascimento, che era contemporaneamente scuola, laboratorio, luogo di discussione e di socializzazione, il creare a contatto con altri offre la possibilità di un confronto continuo, di un interscambio e di una condivisione di esperienze e risultati, che si traduce per tutti in continuo arricchimento sia tecnico che culturale, in “eccellenza che produce eccellenza”.
Così avviene ad esempio sia per l'affinamento delle tecniche fotografiche tradizionali che per l'apprendimento e lo sviluppo di tecniche nuove o la riscoperta di vecchie metodiche: la bottega amplifica l'esperienza di molti, mettendola a disposizione di ognuno, e così facendo facilita le scelte e velocizza il miglioramento dei risultati.

Raccontami una storia - Workshop fotografico

con Giovanni Marrozzini dal 07/10/2010 al 09/10/2010

Workshop full-immersion con residenza, della durata di tre giorni organizzato dal Centro italiano della Fotografia d’Autore. 

Il tema affronta i diversi modi del raccontare attraverso le immagini: dal reportage descrittivo alla storia fortemente interpretata, alla narrazione di vicende dello spirito. Lo scopo è quello di esercitare ognuna delle possibili modalità narrative per individuare la propria capacità e necessità di comunicare. Giovanni Marrozzini ci ha guidato allo studio e all’esercizio della struttura narrativa, aiutando i partecipanti a comprendere la loro specificità fotografica.

Giovanni Marrozzini nasce a Fermo nel 1971. Collabora con varie Onlus internazionali e fotografa prima in Africa (Zambia, Kenia, Tanzania, Etiopia), poi in Argentina, a Gerusalemme, in Israele e nei Territori Palestinesi per conto delle Nazioni Unite. Nell'arco della sua fulminante carriera vince numerosi premi nazionali ed internazionali: Miglior Autore alla manifestazione "Crediamo ai tuoi occhi" di Bibbiena; Miglior Autore alla selezione conclusiva Fiaf/Epson Portfolio Italia; Miglior Autore a Orvieto Fotografia 2007; Primo premio internazionale "Flavio Faganello" di Rovereto; nel 2008 è Miglior Autore al “XI Premio internazionale di fotografia umanitaria Luis Valtuena” (Madrid). Ha al suo attivo tre pubblicazioni: Falene (Monografia Fiaf 61), Eve (Damiani), Echi (Damiani)

4° PHOTO HAPPENING 2014 - SIMPOSIO

Sabato 5 e Domenica 6  Aprile 2014

Opera Madonnina del Grappa, Piazza P. Enrico Mauri, 1 - Sestri Levante (CH)

Organizzato da: DIPARTIMENTO CULTURA FIAF E ASSOCIAZIONE CARPE DIEM

Importante appuntamento nel panorama della fotografia nazionale, il Photo Happening prevede:

PhotoHappening - SIMPOSIO

DUE GIORNATE DI SABATO E DOMENICA DEDICATE ALLA VISIONE DI OPERE FOTOGRAFICHE E ALL’ASCOLTO DI RIFLESSIONI SULLA FOTOGRAFIA, INTERVENTI BREVI DI CIRCA 30 MINUTI VOLTI A GENERARE NUOVI INTERESSI E PRESENTARE UNA GRANDE VARIETÀ DI CONTENUTI.

SET LOCATION

LOCATION fotografiche DISPONIBILI per costruire un "portfolio in tempo reale"

 

3° PHOTO HAPPENING 2013 - CARPE DIEM

Da Sabato 13 aprile 2013 a Domenica 14 aprile 2013

Opera Madonnina del Grappa, Piazza P. Enrico Mauri, 1 - Sestri Levante (CH)

Organizzato da: DIPARTIMENTO CULTURA FIAF E ASSOCIAZIONE CARPE DIEM

3° PHOTO HAPPENING: UNA MANIFESTAZIONE VOLTA A PROMUOVERE IL PORTFOLIO FOTOGRAFICO REALIZZATO IN TEMPO REALE.

 

Programma:

Sabato 13 Aprile  - ore 9,30 : Riflessione di cultura fotografica tenuta da Silvano Bicocchi dal tema

"L’urlo visivo della fotografia: comunicare per immagini".

 Scoprire, narrare, rivelare, fantasticare, ragionare con la fotografia.

Oggi, come mai prima, è possibile “prendere immagini” dal mondo con la fotografia, perché essa è anche una semplice applicazione disponibile in ogni strumento di comunicazione: cellulari, tablet, notebook, ecc.

A differenza dalla parola, che necessita dell’atto volontario della lettura, l’immagine fotografica parlando il linguaggio senza codice della realtà, come in un incontro improvviso di un volto… o di un paesaggio, essa ci sorprende col suo urlo visivo.

Silvano Bicocchi

Sabato 13 Aprile  2013 - pomeriggio: Riprese fotografiche

Domenica 14 Aprile 2013 - ore 9.30:  Visione dei lavori realizzati

 

 

Workshop fotografico :

Le vie del Marmo Bianco di Carrara

Marzo 2006

Fotografo: Sandro Santioli

Dalle Cave al Porto di Carrara

Durante questo workshop fotografico ripercorreremo l’itinerario del marmo, sia con riprese paesaggistiche dell’area interessata, sia con scatti negli ambienti di lavoro e circostanti, compreso il processo di estrazione e taglio dei grandi blocchi di marmo. Avremo uno speciale permesso che ci permetterà di avere accesso a zone di lavoro all’interno del porto di Carrara, un’opportunità speciale per catturare situazioni molto particolari di lavoro.

Fotograferemo anche il più famoso e storico dei laboratori artigianali di Carrara, cercando di cogliere l’atmosfera e ogni particolare di quest’affascinante ambiente di lavoro.

Qualche ripresa la dedicheremo al trasporto del marmo, perlomeno dalle cave fino alle zone di stoccaggio e spedizione.

Infine una sessione sara’ dedicata al porto di Carrara, che e’ il primo al mondo per transito di marmo e graniti, provenienti da ogni continente.

Avremo modo di fotografare e visitare i piccoli centri dove vivono i cavatori, come Colonnata, famosa per il suo lardo, Arni, Torano e altri.

All’interno delle cave ci sposteremo in fuoristrada, accompagnati da un geologo direttore di alcuni cantieri.

Da sapere : Nel 2006 fu pubblicato da National Geographic un reportage intitolato “Marmo: l’oro bianco di Carrara” realizzato fotograficamente da Sandro Santioli e scritto da Cathy Newman.

Photo Editing: L’intera mattina dell’ultimo giorno sara’ dedicata alla revisione di una selezione di scatti del lavoro individuale.

   

    

 

“ P.M. 2014”

 

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